"Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio" di Amara Lakhous

"Cos'è il silenzio? È utile parlare? Ci sono altri modi per dire la verità senza muovere le labbra?"

Roma, piazza Vittorio. Attorno a un misterioso omicidio si raccolgono dieci testimonianze, dieci voci che convivono in un microcosmo poliedrico. Raccontano la verità che i loro occhi hanno saputo conoscere, le lotte quotidiane che li occupano, ma nonostante tutte le versioni derivino da punti di vista diametralmente opposti, esse concordano su una medesima posizione: Amedeo, il principale sospettato, è innocente.

"La nomade che amava Alfred Hitchcock" di Igiaba Scego

"Tutto dipende dal punto di vista."

Ho appreso da questo libro, come quelle confidenze fatte a bassa voce, quelle eredità che passano di genitore in figlio, di anima in anima. Ero accanto a Igiaba Scego, e a sua madre, mentre mi veniva consegnato un piccolo tesoro che odorava di cannella e cenere. Cultura nomade, integrazione, guerra civile, sono solo alcuni dei punti narrati ne "La nomade che amava Alfred Hitchcock".

"Dove lo Stato non c'è. Racconti italiani" Tahar Ben Jelloun con Egi Volterrani

"La nostra arma segreta è la poesia, bisogna continuare a opporre loro la forza magnifica delle parole."

Questi racconti nascono dalle suggestioni di un viaggio nel Sud, "un giro né turistico, né giornalistico", come lo ha descritto lo stesso Tahar Ben Jelloun. Il  viaggio lascia lui e il suo amico e "complice" Egi Volterrani eredi di immagini, di impressioni, più nitide di qualunque pretenziosa descrizione. Occhi affettuosi e mani commosse compongono un collage rappresentativo di una terra che accoglie tutto quello che la attraversa, la marea come la mafia, senza dimenticare le anime più belle, la cui solitudine è però uno straziante grido di disfatta.