"Racordai. Vengo da un'isola di Capo Verde" di Maria de Lourdes Jesus

"Corre, corre ed è sempre lì."

Dopo "La nomade che amava Alfred Hitchcock" di Igiaba Scego, ecco un altro libro appartenente alla collana de "I mappamondi": la Sinnos editrice regala ai più (e meno) giovani una nuova occasione di confronto, un ponte tra la cultura Capoverdiana e quella Italiana.
La comunicazione nasce dal racconto di una vita, quella dell'autrice Maria de Lourdes Jesus, originaria dell'isola di S. Nicolau: narrerà le dinamiche della propria famiglia interamente composta da donne, il lavoro, la scuola, le porte che i ricchi non aprono mai, il viaggio della speranza prima per Lisbona e poi per Roma, infine la laurea, e i progetti che l'hanno coinvolta nel nostro paese, per comunicare, ancora una volta. Anche questo racconto si chiude con lo sguardo nostalgico rivolto alla propria terra, colmo di desiderio e commozione.
Racordai, nella lingua Capoverdiana, è un augurio di buon anno, "un canto di speranza per tutte le persone che aprono la porta della loro casa, e che quindi partecipano all'attesa di un tempo migliore". Così comincia questo libro, con una celebrazione, una delle tante che l'autrice descrive; scopriamo dunque un universo in festa, che ospita il lettore nella sua gioia, auspicandosi di accogliere nel proprio abbraccio un orizzonte sempre maggiore.

Autrice: Maria de Lourdes Jesus
Anno: 1996
Edito da: Sinnos Editrice
Illustrazioni di: Maria Alice Fernandes
La citazione in apertura è un indovinello Capoverdiano, la cui soluzione è: la luna.

Recensione di Serena D'Angelo
(serenadangelo93@gmail.com)